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Nuova proposta per disinsabbiare lo Stombi

benna.jpgRegistriamo un ennesimo tentativo da parte dell’ing. Francesco Gallo per risolvere il problema della navigabilità del canale degli Stombi. Pubblichiamo di seguito una sua lettera inviata via posta elettronica certificata (PEC) recentemente al Comune di Cassano, retto, come si sa, da tre commissari prefettizi, ed alla regione Calabria. L'ing. Gallo propone una regìa comune-regione per trovare insieme una soluzione definitiva. L’iniziativa è lodevole ma resta, secondo noi, un ottimo esercizio letterario, non dimentichiamo, infatti, che l’area d’attracco dei Laghi di Sibari è privata, e fino a quando lo resterà non ci potranno essere interventi risolutori da parte di qualsivoglia ente pubblico; come abbiamo già più volte scritto su questo sito, i finanziamenti pubblici che sono stati elargiti e che si sono spesi finora per disinsabbiare il canale sono al limite della regolarità. (La redazione)

Alla Cortese attenzione delle parti trasmessa mezzo PEC al:

ü Commissario V. Prefetto Dott. MUCCIO M. del comune di Cassano allo Jonio;

ü Assessore Regionale alle Politiche territoriali e Portualità Minore Arch. ROSSI F.;

Lo scrivente Ingegnere GALLO Francesco, da anni promotore e sostenitore della navigabilità del “Canale dello Stombi” presso Sibari comune di Cassano; per comunicarVi alle S.V. , che dopo mesi di stallo della problematica evidenziata più volte sulla stampa, i lavori di ripresa del Canale dello Stombi, da parte del Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini dello Jonio Cosentino, non avranno i risultati prospettati e le aspettative dei diportisti. Nonostante le ripetute e reiterate raccomandazioni mezzo stampa e media, non solo da parte del sottoscritto che da anni si batte per la navigabilità del Canale e non certo per la solo idraulicità, ad oggi sono stati spesi all’incirca € 500.000,00 con finanziamenti pubblici ed ancora si continua ad insistere sempre con lo stesso ruston ante-guerra pagato sempre con gli stessi soldi come se fosse nuovo e non rottame in ferro.

Così tra questa infinità s’annega il pensier mio: E il naufragar m’è dolce in questo mare”…. Sprofonda in questa immensità di sabbia: ed è dolce naufragar su questa spiaggia……

Nell’infinito Leopardiano il paesaggio naturale (spesso privo di connotati del paesaggio ideale antico) è strettamente legato all’espressione degli stati d’ansia dell’uomo, riconosciuto unico essere animale dotato di ragionevolezza; un’occasione di riflessione su quanto è accaduto e sta accadendo, sui tempi, sui fatti e sulla logica ed il buon senso, che si dovrebbe assumere sul triste destino dei luoghi comuni “ il Canale dello Stombi”. Così come ogni anno, alle porte della stagione estiva, non mancano tra le polemiche di questi mesi, con la trasmissione di striscia la notizia sulla vicenda sorbona, la farsa di lavori che si stanno compiendo da parte del Consorzio di Bonifica sul canale, sempre utilizzando il vecchio ruston, lavori che a più riprese sembrano di dover risolvere definitivamente la annosa problematica della navigabilità e non della idraulicità, cosa ben diversa. Tra i velisti indignati, sempre più indignati, e i semplici cittadini, i residenti e i diportisti che inermi aspettano che qualche santo patrono faccia il miracolo della separazione delle acque e come per incanto divino, in una notte vedono che il canale è divenuto navigabile; la speranza dei nostri pensieri, oltre il miracolo, restano gli ultimi a morire…..Le oramai croniche carenze legislative e di competenze sulla legittimità del canale “ navigabile sì, navigabile no” sono chiare a tutti. Queste incertezze, agiscono di fatto, da freno per qualsiasi prospettiva di risoluzione al problema della navigabilità e non della idraulicità; tutto ciò alimenta negativamente la spirale della stagionalità Nautica e l’attesa dei natanti, a poter programmare le loro uscite in barca a mare aperto. Purtroppo, ancora oggi, assistiamo all’inutile manfrina dei lavori con mezzi inadeguati del Consorzio di Bonifica, che inizia lavori senza direttive, senza cronoprogramma e senza un’idea dei limiti che ha utilizzando tali mezzi; tentando di ripristinare, a loro modo, solo la idraulicità forse, per non incorrere a giudizio penale sulle competenze che spettano allo stesso e su una convenzione datata 2015 per una spesa prevista di soli lavori dal quadro economico per € 210.000,00 ridotti ad un successivo quadro economico 2017 di € 110.000,00 di soli lavori. Ma come risulta possibile, che proprio a fronte di tale convenzione, oggi 24 aprile 2018 i lavori sono ancora in essere, come si fa a parlare di sviluppo nautico e del turismo, quando ancora una località quale, il marina dei Laghi di Sibari così importante e riconosciuto, rimanga interdetto alla navigabilità? Come si può pensare ad un progetto di rilancio e di riqualificazione della Nautica e del Turismo nautico? Lo Stombi con le sue criticità diventa insieme a tanti altre criticità ambientali, un conclamato “virus cancerogeno” in grado di indebolire, con le sue   metastasi, i già fragili tessuti del turismo nautico. La crisi della navigabilità del canale, ma soprattutto le risposte tardive delle istituzioni, lasciano infatti sulla graticola decine e decine di barche sequestrate all’interno del marina senza speranze alcune. A soffrire l’atrocità della indifferenza istituzionale, le negative ripercussioni derivanti dalla fase di stallo, sono in particolare difficoltà i due cantieri nautici, l’albergo, i ristoranti e le attività commerciali l’Associazione e i diportisti, non ultimi, che con fare discreto, oggi tentano una soluzione anche con impegni economici propri, e domani ne provano un’altra pur di risolvere il problema.

draga.pngSmentiti dai fatti e dalle circostanze successive con accertamenti concreti, l’ipotesi che la sorbona da sola avrebbe potuto risolvere il problema dragaggio; oggi si prospetta l’ipotesi ancora non ufficializzata dalla Regione Calabria, per un ulteriore finanziamento targato On. Bevacqua giunta Oliverio dicembre 2017, per il completamento e l’acquisto di un pontone completo di compressore e motore idraulico per l’utilizzo della sorbona dragante già acquistata nel giugno 2017 sempre con fondi pubblici. Lasciando ogni polemica allo sciacallaggio intellettuale della politica sprovveduta e clientelare, vorremmo conoscere come e da quale rendicontazione, sono stati spesi € 240.000,00 per risolvere il solo problema della idraulicità del Canale Stombi dal 2015, data della convenzione tra comune e consorzio, ad oggi? Ritengo a rigore delle considerazioni sopra riportate, essendo il momento di sollecitare la terna Commissariale del comune di Cassano con a capo il V. Prefetto Dott. Muccio il quale mi lega stima ed ammirazione per la sua coerenza e fattiva operosità, si possa predisporre con la collaborazione della sola Regione Calabria, unico interlocutore istituzionalmente preposto e la Capitaneria di Porto di Corigliano, a predisporre e attuare una seria programmazione dei lavori da eseguire e pianificare con interventi programmatici e mirati, sotto la propria regia e direzione per dare una priorità alla esecuzione di quei lavori utili e necessari alla gestione delle manutenzioni e non alla inadeguatezza delle manutenzioni idrauliche fino ad oggi eseguite. La Navigabilità ripristinata, dovrà rispondere ai dettami stabiliti dalla Ordinanza della Capitaneria di porto di Corigliano per avere la completa navigabilità a tutte le imbarcazioni e non solo a natanti con pescaggio di mt.1.50. Inoltre, a coordinare la gestione dei fondi annuali che saranno messi a disposizione per mantenere la navigabilità tutto l’anno senza interruzioni stagionali. La concertazione istituzionale ritengo a parere dello scrivente, sia oggi il solo modo opportuno e concreto per procedere a fare il punto immediato della situazione e verificare quotidianamente i compiti e le competenze in campo ai singoli attori istituzionali in un’unica regia. Serve al più presto, una soluzione tecnica per di più in tempi brevi, in quanto il Consorzio di Bonifica sta solo eseguendo lavori senza alcuna direttiva non per ottemperare alle prescritte dell’ordinanza della Capitaneria di Porto, per cui ci troveremmo, a lavori conclusi, nuovamente con un pescaggio sul cono di atterraggio, senza i prescritti dettami di sicurezza. Si invita le S.V. che a breve tempo a prendere coscienza di quanto sta avvenendo, ed imporre maggiore controllo sulla vicenda che oramai prende connotazioni inverosimili. Si suggerisce di costituire, in concertazione con la Regione Calabria Dipartimento alle Politiche Territoriali e Portualità Minore, una “task force” con personale tecnico competente, per valutare un progetto di lavori programmati ed imminenti, visto lo stato e i tempi trascorsi infruttuosi. Spero che le Vostre coscienze istituzionali, scevre da ogni interesse politico e di parte, possano ridare quella speranza che oramai tutti abbiamo perso con inutili ed inopportune alchimie tra le parti che hanno gestito fino ad ora i lavori. Rimango in attesa di un Vostro riscontro sulla problematica e certo che in qualunque momento, possiate convocarmi per tutti gli atti e procedure in mia conoscenza, che fino ad oggi, sono state adottate con provvedimenti e determine dirigenziali ufficialmente emesse da questo ente.

Cassano Jonio lì 24.04.2018

                                                                                 Ingegnere GALLO Francesco

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