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Nuovo incendio doloso a Cassano

incendio-auto-generico.jpg(foto di repertorio) A Cassano si continua a parlare di legalità ad ogni pie’ sospinto, eppure l’antico vezzo di dare fuoco ai beni altrui non è mai passato di moda. Ricordo come anche negli anni ’50 e ’60, si usava l’incendio per intimorire negozianti ed artigiani, oggi si da fuoco alle automobili, più facile e meno pericoloso, anche se negli anni appena trascorsi gli “sportivi del fiammifero” hanno preso di mira anche impianti balneari, aziende agricole e commerciali. Qualche notte fa, ancora una volta, è stata incendiata l’automobile di un dipendente precario del comune e puntuale arriva la nota di solidarietà del sindaco e di tutta l’amministrazione comunale. Belle e doverose parole come al solito, ma il fenomeno non regredisce. Ci fu qualcuno che un decennio fa, parlava di “rivoluzione culturale” che avrebbe dovuto far risorgere una coscienza civile sopita, (semmai c’era stata prima) purtroppo dobbiamo rilevare che se qualcosa è avvenuto, si tratta più di “involuzione culturale”, un caro amico direbbe: “regressione antropologica”, altro che paese del “sollievo” e della cultura.

Antonio M.Cavallaro

 

 

COMUNICATO STAMPA DEL SINDACO DI CASSANO

Il sindaco di Cassano all’Ionio, Gianni Papasso, appena venuto a conoscenza dell’incendio dell’automobile, una Fiat Panda, preumibilmente di natura dolosa, perpetrato ai danni dell’automobile di proprietà di Francesco Perrone, un lavoratore precario in forza nell’organico dell’ente locale, addetto ai servizi cimiteriali, si è recato presso la residenza dei Perrone, ubicata alla via Latina del quartiere Fiume di Lauropoli, per espremere a tutta la famiglia, a nome proprio e di tutta l’amministrazione comunale, incondizionata solidarietà e vicinanza. Riferendosi all’episodio in questione, il primo cittadino, ha affermato che qualora gli inquirenti, carabinieri della Tenenza di Cassano e vigili del fuoco di Castrovillari, che indagano a 360°, non escludendo nessuna ipotesi, confermassero, così come è stato ipotizzato in un primo momento, che l’incendio della Panda di Perrone, avvenuto notte tempo, tra venerdì e sabato scorsi, in adiacenza dell’abitazione del proprietario, fosse stato di natura dolosa, significherebbe che ancora una volta, personale comunale viene messo nel mirino della criminalità organizzata per ragioni inspisegabili e per questo preoccupanti sia per i singoli che per l’interà comunità locale. Il sindaco Papasso, nel ribadire la fiducia nell’operato delle forze dell’ordine presenti e operanti sul territorio comunale, li ha invitati a fare piena luce su tali reiterati episodi criminosi. ”Nonostante l’abnegazione e il diuturno impegno profuso dall’amministrazione comunale che mi onoro di guidare, operando sempre nel solco della legalità e rispetto delle regole, ha affermato il sindaco Papasso, dall’estrema minoranza, che niente ha a che fare con il resto della civile e operosa comunità cassanese, continua a fare rumore con simili episodi criminosi, ignobili e vigliacchi, a danno di persone oneste e laboriose, e soprattutto, di garnde nocumenmto per l’immagine di Cassano. Il clima di odio, di infamia, di aggressione morale nei confronti degli organi istituzionali, prima fra tutti il sindaco, ha aggiunto, favorisce, senza dubbio, quanto sta accadendo. Di fatto, legittima il libertinaggio e l'anarchia che taluni vorrebbero attuare sul territorio. La nostra azione a tutela del territorio e dei cittadini continuerà senza sosta e ancora con maggiore determinazione”. Il sindaco Papasso, dopo avere ricordato altri episodi criminosi, passati e recenti,ha,infine, fatto appello alla collaborazione di tutti. La Cassano onesta, libera e democratica, ha evidenziato, si deve ribellare, per dire basta alla viltà, alla vigliaccheria, alla delinquenza, alla criminalità e a ogni forma di violenza.

Lì, 05.02.2017

-   Il Capo Ufficio Stampa – Mimmo Petroni

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