Il giorno dopo l'inaugurazione delle strutture presso l'area acheologica di Sibari pubblicavamo un articolo molto critico sul modo in cui si é svolta la cerimonia, che ha avuto fino a questo momento oltre 16000 letture e per il quale abbiamo ricevuto molti messaggi di utenti del sito sconcertati per la mancanza assoluta di rispetto da parte di quasi tutti i presenti. Certamente, però, più grave in assoluto è stata la non-chalance con cui il sottosegretario al Turismo e ai Beni Culturali Dorina Bianchi e coloro che si ergono a propugnatori e difensori dei beni archeologici, hanno calpestato, senza remora alcuna, antiche e delicate vestigia di un passato glorioso. I giornali "ufficiali" (intendiamo quelli che percepiscono sovvenzioni sostanziose da Regione e Stato) hanno esaltato, giustamente, l'importanza dell'apertura al pubblico dell'area archeologica di Sibari dopo 4 anni di chiusura e osannato l'attività di chi si è prodigato perchè questo potesse accadere (come se fosse una cosa straordinaria e non semplicemnte il loro dovere), ma neanche un piccolissimo cenno sulla "barbarie" del cosiddetto festeggiamento.
Dopo il nostro articolo, che ha suscitato parecchio scalpore, tanto che è stato ripreso anche da altre testate on-line, ecco che timidamente si fanno pure avanti i giornali di "regime" a stigmatizzare, con il dovuto garbo, quanto da noi accusato.
Ci fa piacere, vuol dire che è importante farsi sentire anche se lo facciamo da persone libere, da semplici cittadini che osservano criticamente quello che succede intorno a noi. RINGRAZIAMO TUTTI COLORO CHE CI HANNO SCRITTO direttamente o tramite i Social Network, esternandoci la loro approvazione. Continueremo a essere vigili.
La Redazione
Di seguito cliccare per l'articolo ripreso da Iacchité