È questo, simbolicamente, il fenomeno di tipo somatico che il Comitato ha registrato nel corso di questi giorni dopo il comunicato stampa dello scorso fine settimana con il quale il Sindaco di Corigliano Giuseppe Geraci, lasciando tutti basiti perché era atteso a Catanzaro con Mascaro per fissare la data del Referendum, ha chiesto invece al Presidente Oliverio una moratoria sul punto, preannunciato che avrebbe portato in Consiglio una proposta di modifica della Storica Deliberazione N.3 sulla Fusione con Rossano assunta il 1 febbraio 2016, al fine di allargarla ai compulsanti Comuni di Cassano e di Villapiana, su pretese sollecitazioni venute dallo stesso Geraci. Il tutto nonostante i pareri negativi espressi dal Sindaco di Rossano Mascaro e dall’ex Antoniotti, dal Comitato 100 Associazioni, dagli On.li Graziano e Bevacqua, dalla ex deputazione (Dima, Caputo, Pacenza, Gallo, Bruno), quindi dal Consiglio Regionale e dalle stesse opposizioni e movimenti cassanesi. Come se non bastasse il Sindaco aggiungeva anche uno strappo istituzionale in tema di finanza dei due Comuni, scambiando carte “conzate” con soldi veri, come facevano certe imprese … con le carte aggiustate dai commercialisti che servivano per scansare i fallimenti o peggio la bancarotta e non per portarle in banca. La realtà dei debiti dei due Enti è cosa complessa quanto critica e proprio da una Fusione fatta bene potrebbero trarre entrambi, una volta per tutte, le soluzioni migliori per pagarli a suon di sviluppo, invece che spalmarli (anche quelli nascosti) in 15 o 30 anni sulle spalle delle generazioni future e “far finta di essere sani”.
E mò, che facciamo? Ci siamo detti tra gli addetti ai lavori: è solo cattiva comunicazione? Si tratta di orientamenti suggeriti da consiglieri fraudolenti ascoltati con eccessiva o mal riposta fiducia? La Città della Provincia ha messo veti e certa politica dipendente si è mossa in modo scomposto? Forse un mix di tutto questo?
Fatto sta che il peggio, tante volte paventato in questi anni, è sembrato, ad un tratto, aver bussato alla porta.
Ma la reazione, anche spontanea, della gente di Corigliano e di Rossano non si è fatta attendere. Gli anticorpi si sono messi in moto. Un pullulare di scambi di comunicazioni, telefonate conciate, riunioni più o meno ristrette, consultazioni ... Poi la stampa e la buona politica che hanno gridato allo scandalo e una marea di persone di tutti i ceti e condizioni che hanno detto BASTA!: <<Sia fermato il dannato pendolo della Fusione e segni una volta per tutte l’ora del definitivo cammino verso l’obiettivo più prossimo: INDIRE E VINCERE IL REFERENDUM>>. Ed ecco all’opera gli anticorpi del Progetto Fusione che hanno arrestato, speriamo definitivamente, i germi della divisione, dei sospetti, delle scuse, dei traccheggiamenti. La Gente che ragiona, la Politica, gli Intellettuali, i Giovani, la Chiesa, tutti hanno preso coraggio e fatto sentire in mille modi la loro voce persino ai più sordi facendo riprendere al trend della Fusione, la sua “folle” corsa. Geraci, meravigliato dalla reazione, a suo dire sproporzionata, ha corretto, speriamo definitivamente, la posizione e Mascaro ha spiegato ciò che per troppo tempo ha esitato a comunicare. Ma la comunicazione sull’argomento Fusione non può più essere affetta da grave sclerosi e i due Sindaci devono ricercare maggiore sintesi e maggiore comunanza. Glielo chiedono i cittadini.
Mesi fa le due Amministrazioni e il Comitato avevano deciso la creazione di una piccola Commissione consultiva paritetica che facesse sintesi e orientamento positivo. Si è preferito fare altro. Sommessamente vi insistiamo così come chiediamo che i Sindaci, insieme, rapidamente vadano dal Presidente Oliverio a fissino la data del Referendum.
Il dopo, tutto sarà più chiaro.
ANDIAMO AVANTI !
Amerigo Minnicelli