Dall’idea all’azione, Pamela De Patto rompe gli indugi e si candida col generale Graziano: “Insieme per il cambiamento”
Chi ben la conosce non poteva crederci. Pamela De Patto, giovane donna impegnata in politica da anni, attuale portavoce dell’associazione “Corigliano Vive” e da sempre sensibile al fascino della cultura, non poteva rimanere alla finestra in occasione del fatidico appuntamento con le urne del prossimo 26 maggio: l’elezione del primo Sindaco e del primo Consiglio comunale di Corigliano Rossano. Docente di Filosofia e Storia al Liceo Scientifico “Galilei” di Trebisacce, nonché iscritta all’Università per il conseguimento della seconda laurea in Psicologia, Pamela è nota e stimata per la sua capacità di esserci sempre e comunque quando si tratta di promuovere il territorio e difenderlo dalle nefandezze, per la sua indole all’aggregazione (soprattutto femminile e giovanile), per la sua volontà di spendersi in prima persona (vedi recente “battaglia” per il No alla fusione), traducendo le emozioni in atti e gesti concreti.
Ancora una volta, Pamela De Patto non si è difatti smentita. Dopo la notizia dei giorni scorsi, afferente l’intesa programmatica sancita col generale Giuseppe Graziano, la stessa ha deciso di candidarsi al Consiglio comunale in una lista della coalizione del “Sindaco che Unisce”, denominata appunto “Giuseppe Graziano Sindaco”. Tale intesa, frutto della comune convergenza e condivisione di un cambiamento radicale per la nuova unica Città di Corigliano Rossano, nasce da una profonda convinzione: la necessità di superare le differenze, pur senza mai rinnegare i rispettivi percorsi politici, perché s’avverte l’impellente bisogno di consegnare alla neonata realtà comunale un’autorevole guida, individuata nel generale Graziano, quale figura dotata di passione, competenza, esperienza.
Pamela De Patto, che ha dunque deciso di candidarsi anche a seguito del “pressing” esercitato dalle sue sostenitrici di “Corigliano Vive” nonché di quanti ne sposano le giuste cause per il rilancio del Centro storico a lei tanto caro, oltre ad essere premurosa mamma e moglie vanta diverse competenze: l’euro-progettazione, di cui ha un master, oltre ad essere stata selezionata tra le eccellenze calabresi dalla fondazione Usa-Italia per partecipare al master in Global marketing comunicazione e made in Italy, nonché diverse pubblicazioni tra cui ha scritto per il Bollettino filosofico e un saggio sui filosofi calabresi. Ha forte senso di identità territoriale e per le tematiche sociali, ha collaborato con diverse associazioni lavorando con i disabili e con il Centro Antiviolenza Fabiana Luzzi, collaborato con l’Unicef sui diritti dell’infanzia e del bambino all’Unical. Tra le voci più autorevoli del fronte del No alla fusione, si ritrova oggi a fianco del generale Graziano (nella foto sopra) perché “è il tempo di avere coraggio e di sperare che possa esserci una possibilità reale di cambiamento, un cambiamento che deve passare dall’armonia e coabitazione delle differenze in una dialettica che ingloba le diverse identità, in questo caso delle due città ormai fuse”. “Credo che l’unico che può apportare un contributo autorevole a questo processo è Giuseppe Graziano – dichiara De Patto – per le competenze e le abilità. Bisogna dare corso ad un rinnovamento che deve rieducare il cittadino a sentirsi aperto di fronte alle innovazioni e al dinamismo che una Città nuova può offrire. Mi candido per mio figlio, per dare a lui una realtà diversa da quella in cui viviamo”.