Mi trovo oggi a rispondere ad un surreale quanto pieno di imprecisioni attacco politico che mi ha rivolto in queste ore il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Ernesto Rapani. Innanzitutto la Regione ha destinato (e non acquistato) circa un milione e cinquecentomila euro (e non un milione e ottocentomila euro) per il servizio Frecciargento. Se ne parla come se fosse un intervento di poco conto e di poca importanza. Rapani dovrebbe sapere, e lo riporta l’associazione “Ferrovie in Calabria” che questa mattina il Frecciargento 8513 Sibari - Bolzano è partito da Sibari con a bordo 112 viaggiatori. 112 viaggiatori dalla sola stazione di Sibari. Parliamo del 23 settembre, un periodo normale, su un convoglio di 400 posti a sedere. Ci sono Frecce, nel resto d'Italia, che partono da stazioni ben più importanti di Sibari, con 10 persone a bordo. Senza contare le partenze da Paola e da Scalea - Santa Domenica Talao e la futura fermata di Settimo di Montalto, che renderà questo importante servizio ferroviario utilizzabile anche dall'area urbana di Cosenza-Rende. Se avesse partecipato agli eventi organizzati o seguito la stampa e il relativo dibattito politico lo saprebbe. Saprebbe anche che questo Frecciargento ha sì una doppia paternità ma che è frutto di una sinergia istituzionale messa in campo da me e dal Governo che rappresento e dalla Regione Calabria. Lo stesso assessore Roberto Musmanno, nella conferenza stampa organizzata dalla Regione al Centro di Eccellenza di Corigliano Rossano e alla quale ho partecipato come relatrice, ha ribadito che loro hanno destinato questi fondi sul servizio ritenuto importante e che è stato fondamentale il lavoro, l’aiuto e la spinta della senatrice Abate e dell’ex Ministro alle Infrastrutture Danilo Toninelli che è intervenuto per l’attivazione del Frecciargento, sia l’amministratore di Ferrovie dello Stato, sia la stessa Trenitalia. Un riconoscimento reciproco di una sinergia istituzionale che in molti hanno riconosciuto pubblicamente, come ha fatto, ad esempio, la Cisl Cosenza, invitandoci a replicarla in altri campi per il bene della Calabria. Il terzo megalotto per me è un capitolo chiuso perché fino ad ora i lavori non sono partiti a causa di problemi economici delle società affidatarie dei lavori per i quali Cassa depositi e prestiti, quindi sempre indirettamente il Governo, si è mossa e interessata per risolverli. Senza contare che è nello “sblocca cantieri” che abbiamo votato e i cui provvedimenti procedono a rilento a causa della crisi di Governo estiva. Sul tratto Sibari-Crotone, invece, ho scritto più e più volte. Mi spiace che un coordinatore regionale faccia finta di non accorgersene. In una delle ultime comunicazioni scrissi che Anas sta valutando tre opzioni per l’ammodernamento da sottoporre ai Ministeri interessati e alle relative procedure di approvazione prendendo in grande considerazione il consumo dei suoli. Uno riguarda il progetto già elaborato (quello del Megalotto 8), che ho reperito tramite accesso agli atti e che sono pronta a portare al tavolo dei sindaci, un altro elaborato prevede un avvicinamento all’attuale sede alla Statale 106, il terzo un ammodernamento dell’esistente. Ovviamente, come poi confermato anche da Anas stessa, puntiamo ad avere una strada a quattro corsie (due per senso di marcia) che renda più sicuro il transito veicolare visti i tanti morti che si sono registrati proprio su questo tratto che è quello con l’indice di mortalità più alto. Insieme possiamo fare di più e più in fretta. Nella documentazione che ho ricevuto da Anas vi è scritto che l’intervento così come previsto con i progetti del 2005 rivisti nel 2009 e che sono stati aggiornati evidenziando che il vigente Contratto di programma (cioè quello sul quale si sta lavorando) prevede, invece, due nuovi progetti riguardanti la tratta a suo tempo coperta dal megalotto 8. Il sistema dei megalotti, infatti, è rimasto solo a livello di nomenclatura ma non a livello fattuale. I due nuovi interventi riguardano: la messa in sicurezza del tracciato esistente tra Sibari e Crotone (bivio Passovecchio), nel primo tronco che si estende fra Mandatoriccio e Rossano e l’adeguamento e la messa in sicurezza in tratti saltuari dal km 0 al km 25 compreso viadotto Coserie e Sibari nel tratto tra Sibari e Corigliano Rossano. Questo il mio impegno sui trasporti nella fascia ionica cosentina. Ora io chiedo a lui: dov’era Ernesto Rapani e i suoi Fratelli d’Italia benpensanti quando ci hanno tolto tutti i treni e i collegamenti? Cosa hanno fatto? Non si affanni a rispondere: la risposta è sotto gli occhi di tutti. Se ci hanno ridotto in queste condizioni qualcuno ha lasciato fare senza dire nemmeno una parola. Se oggi è in atto un cambiamento, quello messo in campo dal M5S, non può e non deve sentirsi in difetto chi lo attua e chi è sempre dalla parte dei cittadini.
Rosa Silvana Abate (M5S Senato)