Proprio in queste ore ho presentato un Disegno di legge per tutelare sia la filiera agricola sia il prezzo minimo dei prodotti ortofrutticoli dal titolo “Disposizioni in materia di trasparenza delle pratiche commerciali della filiera agrumicola e di elaborazione dei costi medi di produzione dei prodotti ortofrutticoli”.
L'Italia è uno dei principali attori, nel Mediterraneo, per produzione di agrumi. In termini percentuali, le regioni maggiormente interessate dalla filiera agrumicola sono la Sicilia e la Calabria. L'80% delle superfici coltivate e il 65% delle aziende del settore, infatti, sono concentrate in queste regioni e le produzioni annuali sono caratterizzate da una forte variabilità a causa dei cambiamenti climatici e di problemi di tipo fitosanitario. Anche i prezzi risentono di una spiccata volatilità che si è amplificata nell'ultimo biennio, soprattutto per i prezzi all'origine. Nel 2018, poi, vi è stata una sensibile riduzione dei consumi a causa della minore offerta del prodotto nazionale e di questioni di natura qualitativa. Tali fattori hanno inciso negativamente sull'intero comparto, cagionando una perdurante crisi.
Più in generale, il settore ortofrutticolo, segmento fondamentale dell’agricoltura italiana, risulta caratterizzato da stagionalità molto marcate, forti fluttuazioni dei prezzi e da un'elevata frammentazione produttiva. Elementi, questi, che limitano la capacità competitiva dell'ambito economico di riferimento e che pongono in difficoltà le aziende agricole, la cui redditività risulta negativamente influenzata da un appiattimento verso il basso dell'offerta per l'acquisto dei prodotti stessi.
Il presente disegno di legge che ho presentato introduce le linee guida sulla trasparenza delle pratiche commerciali della filiera agrumicola per assicurare ai produttori un accesso non discriminatorio nel mercato mediante la fissazione di prezzi minimi di vendita; favorire gli accordi con la grande distribuzione organizzata; sostenere le azioni di regolazione e programmazione del mercato nonché di potenziamento della qualità dell'offerta; incentivare e sostenere l'aggregazione e l'organizzazione economica degli operatori della filiera agrumicola; valorizzare la produzione nazionale rafforzando la competitività del sistema produttivo interessato; garantire il rispetto dei principi di trasparenza, correttezza, proporzionalità e reciproca corrispettività delle relazioni commerciali in materia di cessione del prodotto agrumicolo, assicurando equilibrio nelle posizioni di forza commerciale degli operatori della filiera; sostenere e promuovere attività di ricerca di mercato in grado di conciliare la sostenibilità ambientale con quella economica.
Nella seconda parte, invece, specifica le modalità di elaborazione dei costi medi di produzione dei prodotti ortofrutticoli con l'obiettivo di consentire l'accertamento di situazioni di significativo squilibrio nei contratti di cessione e, nello stesso tempo, di tutelare la produzione agricola nazionale e di garantire il sostegno e la stabilizzazione dei redditi delle imprese agricole evitando pratiche di concorrenza sleale prendendo in considerazione tutte le varianti che, di anno in anno, possono influire sui costi minimi di produzione evitando che i produttori siano costretti a vendere il proprio prodotto al di sotto di quanto speso per produrlo.
Tranquillizzo tutti, cittadini e colleghi, sull’attivazione del servizio di assistenza alle persone diversamente abili nella stazione ferroviaria di Sibari che dal prossimo gennaio avrà la Sala Blu.
Già nei giorni scorsi avevo chiesto aggiornamenti sulla situazione e avevo ottenuto rassicurazioni in merito al fatto che la pratica alla quale stavamo già lavorando con Trenitalia e Rfi, contestualmente alla stessa attivazione del Frecciargento Sibari-Bolzano via Roma, fosse a buon punto. Il progetto è quello di portare una “Sala Blu” e i relativi servizi di assistenza anche a Sibari. Le sale blu sono il punto di riferimento per l’organizzazione del servizio offerto nelle stazioni del circuito di assistenza.Ciascuna Sala Blu assicura l’informazione sull’assistenza offerta da RFI in tutte le stazioni del circuito e la prenotazione dei servizi, erogati 24 ore su 24, relativi ad accoglienza in stazione ad un punto di incontro concordato o, per i viaggiatori in arrivo, al posto occupato sul treno, accompagnamento a bordo del treno in partenza o dal treno di arrivo all’uscita della stazione o, per chi prosegue il viaggio, a bordo di altro treno; messa a disposizione, su richiesta, della sedia a ruote per l’accompagnamento in stazione a/dal treno;salita e discesa a/da bordo treno tramite carrello elevatore per i viaggiatori su sedia a ruote. L’obiettivo è dare una mobilità a trecentosessanta gradi anche a quelle persone che hanno difficoltà motorie e sono diversamente abili. La stessa Rfi in una nota di appena cinque giorni aveva confermato di essere pronta ad adeguare la stazione di Sibari affinché possa essere fruibile anche alle persone con disabilità. C’è anche la data: da gennaio prossimo, infatti, la stazione di Sibari sarà inserita nel circuito Sala Blu che garantisce il servizio di assistenza alle persone con disabilità e a ridotta mobilità gestito da Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane). Anche in questo caso il lavoro di sinergia istituzionale paga. A breve, così come è stata istituito il Frecciargento, avremo a Sibari anche la Sala Blu grazie al fatto che il mio lavoro, i tal senso, è stato quotidiano e meticoloso.
Rosa Silvana Abate (M5S Senato)
Capogruppo M5S Commissione Agricoltura
Capogruppo M5S Commissione Questioni regionali