Grazie alla nostra riforma della prescrizione penale, che tra l'altro fu introdotta da un emendamento in Commissione a mia firma di cui vado fiero, l'Italia ha superato la triste stagione delle leggi ad personam fatte apposta per smantellare la giustizia e garantire impunità a chi quelle leggi le scriveva a suo uso e consumo.
Ricordo quanto fu faticoso far passare quell'emendamento. Ma alla fine abbiamo ottenuto con sacrificio e perseveranza un risultato epocale, cancellando quell'anomalia tutta italiana di una prescrizione penale che avvantaggiava coloro i quali avevano la fortuna o l'abilità di farsi scoprire più tardi dopo avere commesso un reato, e induceva tutti gli imputati a fare appello sempre e comunque, con la certezza di giungere così alla prescrizione.
dobbiamo essere fieri di una grande conquista di civiltà che questo Paese ha raggiunto grazie alla nostra determinazione. E dobbiamo dire ai nostri alleati di governo nostalgici del ventennio berlusconiano che non siamo disposti a tornare indietro sul tema della prescrizione. Dobbiamo avere la forza politica di difendere a qualsiasi costo un risultato storico come questo. Altrimenti che senso ha rimanere al governo del Paese?