Emergenza COVID-19 - “Meglio prevenire che curare”. L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Gianni Papasso, ha adottato un atto di indirizzo riguardante la Gestione dei procedimenti per l’erogazione del fondo di solidarietà alimentare, previsto nella più recente ordinanza emanata dal Capo della Protezione Civile.
L’iniziativa, considerato il momento particolare di crisi economica e sociale che si sta vivendo anche nell’ambito del perimetro urbano, è finalizzata a scongiurare possibili interferenze o infiltrazioni della criminalità organizzata. Nell’atto deliberato dall’esecutivo comunale, si fa riferimento anche alla recente costituzione di una Task Force Sociale, composta dal segretario comunale Ciriaco Di Talia, dal responsabile del settore affari generali, Marcella Murfone, dall’assistente sociale Marilena Occhiuzzi, da Sebastiano Rendo, da Concetta Gardi, da Elena Ferrari, e da due assistenti sociali esterne, già impiegate in materia di reddito di cittadinanza – PON INCLUSION, che avrà la mission di destinare una quota di circa l’80% del contributo assegnato, pari ad € 147.120,00 per l’acquisizione di buoni spesa utilizzabili per l’acquisto di generi alimentari e una quota di circa il 20% del contributo assegnato, pari ad € 36.771,81 per l’acquisizione di generi alimentari o prodotti di prima necessità. Per la gestione delle somme è stato delegato, come da normativa, l’ufficio dei servizi sociali per l’individuazione della platea dei beneficiari e del relativo contributo da assegnare tra i nuclei familiari più esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza epidemiologica da virus Covid-19 e tra quelli in stato di bisogno, per soddisfare le necessità più urgenti ed essenziali con priorità per quelli non già assegnatari di sostegno pubblico.
I richiedenti per beneficiare del sostegno di solidarietà dovranno fare apposita istanza con autocertificazione /dichiarazione sostitutiva sulla loro condizione economica e sociale. Alla luce di quanto emerso nelle notizie riportate sugli organi di stampa, dovranno essere adottate tutti le misure possibili e necessarie per evitare che tali benefici possano essere erogati a favore di soggetti a rischio e controindicati. Per cui, occorrerà acquisire nel modello di richiesta e/o al momento del ritiro del buono mensa una dichiarazione da parte del richiedente circa l’assenza delle cause che consentano di ottenere la documentazione antimafia, con riferimento all’ex art. 84 del Codice Antimafia che dispone che la documentazione antimafia è costituita dalla comunicazione antimafia e dall'informazione antimafia. Nell’ottica della collaborazione consolidata con le forze dell’ordine presenti sul territorio e con l’Ufficio del Governo di Cosenza, l’Ufficio dei servizi sociali dovrà redigere con cadenze temporali fisse, comunque non superiori alla settimana, appositi elenchi dei beneficiari da trasmettere all’ Ufficio territoriale del Governo di Cosenza, alla Guardia di Finanza del Gruppo di Sibari e alla tenenza dei Carabinieri di Cassano allo Ionio al fine di rendere conoscibili i beneficiari agli organi di controllo anche per attivare tutte le iniziative ritenute opportuna. la deliberazione è dichiarata immediatamente esecutiva.
Il Capo Ufficio Stampa – Mimmo Petroni
(foto: Giunta comunale di Cassano)