«Coronavirus:bene il lavoro di didattica a distanza fatto nell’Istituto comprensivo Erodoto di Corigliano-Rossano (nella foto) . Un plauso alla dirigente Susanna Capalbo e a tutti i docenti e i collaboratori scolastici che in questo periodo così difficile dimostrano di essere un’eccellenza nella formazione».
In queste settimane, a causa della Pandemia causata dal Coronavirus, i nostri ragazzi sono costretti a fare formazione a distanza senza poter fruire delle classiche lezioni in presenza nelle aule scolastiche. Un provvedimento che, come ha confermato ieri in conferenza stampa il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, durerà fino all’inizio del nuovo anno scolastico. È per questo motivo chegli istituti si sono dovuti attrezzare in fretta per mettere in pratica i sistemi di DAD (Didattica a distanza) riconfigurando col digitale quello che era l’ordinario operato.
Come ben sappiamo, la crisi è scoppiata a marzo quando fu decretato uno stop delle lezioni della durata di dieci giorni per proteggere ragazzi, docenti e personale,fare il punto della situazione e prendere le adeguate contromisure per fare in modo che non si perdesse nessun ulteriore giorno di scuola senza causare danni alla salute. Un periodo di sospensione che ha portato sin da subito i frutti all’Istituto Comprensivo Erodoto di Corigliano-Rossano.
Dopo le prime indicazioni arrivate dal Ministero e dal Governo, docenti e studenti hanno iniziato a lavorare a distanza mettendo in campo l’iniziativa “Andrà tutto bene #andràtuttobene” durata fino a metà marzo dove gli arcobaleni disegnati dai bambini hanno colorato profili social, balconi e case per dare un segno di speranza a tutte le famiglie e ai cittadini. Il 23 marzo, invece, gli alunni hanno partecipato ad una fiaccolata virtuale di speranza insieme ad altre scuole di tutta Italia: ognuno è stato invitato a mettere un lumino sulla finestra di casa di modo che, aprendo le finestre, la luce ha potuto illuminare i piccoli spazi all’aperto lanciando un messaggio positivo. La scuola, infatti, in questa epoca così difficile dove stiamo affrontando la crisi peggiore dal secondo Dopoguerra ad oggi, sta dimostrando di saper andare oltre le mura degli edifici senza fermarsi. L’istituto, poi, si è attivato anche col supporto psicologico, mentre con l’iniziativa “Bambini in movimento” si è offerta lorola possibilità di fare sport on line ogni settimana per dare mobilità anche al corpo costretto a stare bloccato in casa. L’online ha permesso anche alla musica dell’“Erodoto Ensemble” di poter travalicare i confini delle aule.
I corsi a distanza, in generale, stanno tenendo impegnate le giornate dei ragazzi che così continuano la loro formazione con lezioni e laboratori creativi. Ne sono un bell’esempio quelli messi in onda dalla “Tv dei ragazzi” dell’IC Erodoto. Tutte le loro attività sono documentate sui loro canali social e sul sito ufficiale della scuola. È bello notare come, anche online e nonostante questa lunga separazione, i ragazzi si sentano ancora di più parte di un gruppo. Abbiamo tutto da imparare da loro e dai loro modi di scoprire il mondo, interagire e combattere questa battaglia col virus perché i bambini ci sorprendono sempre e ci danno la spinta a superare tutti gli ostacoli. Anche noi stiamo facendo il nostro con tante misure a sostegno del settore e grazie al decreto “Cura Italia” e alla nota del Miur del 28 marzo siamo intervenuti come Governo disponendo che ogni scuola mettesse a disposizione degli studenti con particolari necessità, i dispositivi digitali (tablet e computer) al fine di consentire la piena fruizione delle attività di didattica a distanza. L’istituto, in questo modo, non ha mai perso il contatto con i ragazzi ma nemmeno con quei genitori che hanno voluto incontrare i docenti per discutere delle loro richieste edi eventuali problematiche connesse con la didattica a distanza. È per questo che faccio il mio plauso alla dirigente Susanna Capalbo e a tutti i docenti e i collaboratori scolastici che in questo periodo così difficile dimostrano di essere un’eccellenza nella formazione.
Rosa Silvana Abate (M5S Senato)