L’altro giorno sono salito alla zona detta “Bastione” nella parte antica di Trebisacce, quella bella, quella ricca di un’umanità che va scomparendo, il vero borgo con una sua anima particolare che mi ha affascinato fin dalla prima volta che ci andai per mano di mio padre intorno al ’56 con i vicoletti stracolmi di gente, di ragazzini vocianti, panni stesi da una casa all’altra, odori di cucina e profumi di erbe aromatiche che fuoriuscivano da pentole sbuffanti. Scenari che trovavi allora in tutti i vetusti vicoli di tanti paesini calabresi. Sono entrato nella bella chiesa di San Nicola di Mira che il compianto don Ciccio Morano parecchi anni fa mi aveva fatto visitare spiegandomi uno per uno tutti gli addobbi, gli affreschi, le statue, il magnifico Crocifisso, tutte cose che aveva in parte provveduto a far restaurare andandone molto fiero. Mi sono poi fermato nell’unico bar dove mi sono intrattenuto con la simpatica coppia che lo gestisce e sorbendo il classico drink calabrese DOC, la “gassosa al caffè” abbiamo parlato di come si potrebbe far rinascere a nuova vita quel bellissimo quartiere. Chiacchierando mi passavano per la mente altri borghi calabresi che in questo periodo sono ancora stracolmi di turisti, quelli veri, non quelli che vengono a Trebisacce solo per bagnarsi nel bel mare, e riflettevo che quei quartierini lì in cima nulla hanno da invidiare a Pizzo, a Tropea, a Diamante a Gerace ecc ecc, ci vorrebbe un po’ di esperienza, condita con un po’ di fantasia e questa non manca ai trebisaccesi, ma tanto senso del reale, un po’ di sano pragmatismo e tanta, tanta voglia di fare. Il Comunicato del sindaco Franco Mundo, che trovate in coda alla mia nota, cade proprio a fagiolo e semmai dovessero arrivare dei fondi per la Valorizzazione dei Borghi, non affidi a gente amica, ma incompetente, la stesura e la realizzazione di un progetto promozionale serio, si affidi a chi questo fa per “mestiere”. Il Turismo di qualità non si improvvisa dopo qualche anno d’università. Sono sicuro che mi leggerà l’avvocato Mundo, magari ghignerà sotto i baffi che non ha, ma ci rifletterà più di quanto avrà già fatto finora sull’argomento. D'altronde sa benissimo che un conto è ricostruire ed abbellire un lungomare, tutt'altra storia affrontare un programma di promozione e recupero di un borgo. Dimenticavo, esorto gli amici di Trebisacce di andare ogni tanto lì in quella piazzetta trasudante storia popolare a sorbire il caffè preparato ottimamente dalla sig.a Elvira e poi scambiare quattro chiacchiere con i pensionati che stanno lì, magari passeggiando per i vicoli, anche questo è un modo per cominciare a far di nuovo “sorridere” quei muri intrisi di antiche storie gioiose e tristi ma ricche di vita. (A.M.Cavallaro)
COMUNICATO STAMPA – MUNDO: “I FONDI E LE INIZIATIVE PER LA VALORIZZAZIONE DEI BORGHI DI CALABRIA VANNO SBLOCCATI”
Il Sindaco di Trebisacce, Avv. Franco Mundo, ha scritto una missiva indirizzata al Quotidiano del Sud, che da tempo sta portando avanti un’inchiesta relativa al Bando per la Valorizzazione dei Borghi della Calabria, pubblicato sul Burc n.71 del 11-.07.2018, per segnalare uno strano immobilismo in merito, da parte della Regione Calabria.
“Il Comune di Trebisacce – scrive il primo cittadino - è stato individuato tra i beneficiari dell’avviso pubblico relativo al sostegno di iniziative di valorizzazione dei Borghi della Calabria. Tale riconoscimento risale al 13 novembre 2019, come il verbale d’intesa siglato dal Sindaco di Trebisacce e dal Dirigente Generale del Dipartimento di Urbanistica e Beni Culturali della Regione Calabria conferma. Nonostante a tale atto siano seguiti, come da accordi, la trasmissione del cronoprogramma e del progetto di fattibilità Tecnico Economica, ad oggi mancano ancora le relative convenzioni da parte della Regione Calabria. Tale cortocircuito nello sviluppo delle comunità non riguarda solo il comune di Trebisacce ma anche tanti Centri Storici della regione. Questo immobilismo blocca di fatto la nascita di quell’indotto che i marcatori identitari generano, mortifica la creatività e boccia la voglia di riscatto di molte comunità che negli antichi borghi riconoscono tanto le radici del proprio passato quanto le proiezioni del proprio futuro, taglia le ali a quel turismo che si immagina destagionalizzato e fonte di crescita costante per le piccole comunità. Le difficoltà legate al contesto del rilancio dei Centri Storici, non appartengono solo a Trebisacce, ma sono proprie di tutta la Calabria, tanto che oltre cinquanta Comuni in rappresentanza di 325.000 abitanti hanno sottoscritto la proposta di legge ‘Prima che tutto crolli’, progetto di cui sono il primo firmatario e che si colloca nell’ambito della strategia della Regione Calabria sul recupero dei centri storici e sullo sviluppo sostenibile, in accordo con l’Agenda Urbana Europea e con i patti territoriali già sottoscritti. Nel momento attuale, con la violenta quanto imprevista crisi sociale ed economica conseguente a quella sanitaria del Coronavirus, tanto lo sblocco dei fondi legati al Bando per la Valorizzazione dei Borghi, quanto il sostengo alla proposta di legge “Prima che tutto Crolli” diventano passaggio fondamentale da cui dipende il rilancio della nostra Regione, che nel proprio passato può e deve ritrovare il suo futuro!
Noi chiediamo di dare seguito immediato al bando, trasferire ai comuni le risorse, di consentire gli interventi, realizzare le opere, e quindi creare un indotto turistico lavorativo. Tutto ciò deve essere il giusto prologo alle legge di iniziativa popolare “Prima che tutto crolli”, strumento politico e finanziario, finalizzato a far risorgere le nostre comunità e soprattutto quei piccoli centri con una popolazione inferiore ai 3000 abitanti, realtà importanti tanto che nella nostra regione se ne contano oltre 200. Ciò consentirà il ritorno di tanti nostri giovani, vere eccellenze, che potranno contribuire a creare un turismo di qualità!”
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