L’AMBITO SOCIO ASSISTENZIALE NUMERO N.4, - TREBISACCE COMUNE CAPOFILA, SBLOCCA FONDI REGIONALI PER LE STRUTTURE SOCIO SANITARIE PARI A 1.200.000 EURO
Il Comune di Trebisacce, in qualità di Comune Capo Ambito del Distretto Socio Assistenziale N. 4, in attuazione delle linee di indirizzo proprie delle riforma del Welfare, ha proceduto, dopo apposita verifica dell’effettiva funzionalità di tutte le Strutture Residenziali e Semi Residenziali presenti nel proprio ambito territoriale, all’accreditamento provvisorio di suddette strutture, in base ai requisiti dettati dagli appositi regolamenti.
A seguito di questa operazione si è proceduto all’approvazione e alle sottoscrizioni delle Convenzioni con le Strutture, per i soli posti occupati e ammessi a retta alla data del 31/12/2019, al fine di dare continuità assistenziale all’utenza “fragile” e a riconoscere il servizio reso a partire dal 01/01/2020. Si è inoltre proceduto all’approvazione dell’avviso pubblico rivolto all’utenza per la gestione delle domande di ampliamento dell’offerta dei servizi.
Sarà dunque così possibile, in tempi brevi, procedere all’erogazione degli importi delle rette spettanti alle strutture convenzionate, le quali potranno dunque continuare la loro opera di cura e supporto nei confronti di anziani, disabili e minori e in generale di tutti coloro che vivono un momento di delicata fragilità esistenziale, sbloccando circa 1.200.000.00 di fondi regionali.
“Abbiamo compiuto una grande opera di carattere amministrativo organizzativo – ha dichiarato il sindaco di Trebisacce Avv. Franco Mundo - portando ordine in un contesto in cui per mesi la confusione ha regnato sovrana. Ciò aveva creato grandi difficoltà, sia alle strutture che operano in ambito socio assistenziale, sia agli utenti. Innanzitutto pare opportuno evidenziare che alle strutture convenzionate saranno riconosciuti i servizi erogati per continuità assistenziale con decorrenza 1.1.2020. Siamo riusciti,dunque, grazie ad un lavoro costante, ad una interlocuzione continua con gli uffici deputati della Regione Calabria, e alla concertazione con la conferenza dei sindaci aderenti all’ambito, a creare quelle condizioni necessarie per svincolare i fondi, i quali da un lato danno respiro alle aziende che operano nel settore e a tutti i loro dipendenti, dall’altro garantiscono agli utenti, appartenenti alle fasce sociali più deboli, e alla loro famiglie, un reale sostengo in momenti della loro vita particolarmente difficili. Non a caso abbiamo concentrato e profuso energie in questo progetto, che siamo orgogliosi di aver portato a termine con successo. La nostra azione pone in cima alle priorità la tutela e la salvaguardia delle fasce più deboli. Inoltre come Comune Capofila dell’Ambito abbiamo la responsabilità di operare per tutto un territorio composto da 16 comuni che ospitano oltre 50.000 cittadini. Continueremo a lavorare in questa direzione. Andiamo avanti!”.