Il Presidente Guaragna: «Pronti a fare la nostra parte: il Comune ci consegni la draga»
«Non abbiamo cambiato idea. Anzi, di fronte all’aggravarsi della situazione, ribadiamo la nostra piena disponibilità: il Comune ci consegni la draga per consentirci di lavorare al disinsabbiamento dello Stombi».
Lo dice il presidente dell’Associazione “Laghi di Sibari”, Luigi Guaragna, all’indomani dell’incontro svoltosi a Palazzo di Città sul tema dell’insabbiamento del canale che lega al mare aperto le darsene del porto turistico sibarita. «Da due anni – ricorda Guaragna – stiamo attivamente collaborando con il Comune, titolare di ogni competenza, per contribuire ad assicurare la costante navigabilità dello Stombi. A Gennaio, impegnando cospicue risorse finanziarie, abbiamo sottoscritto con il Municipio una specifica convenzione che prevede la consegna, in nostro favore, della benna dragante acquistata dall’ente con fondi regionali. Confidiamo che da parte del Comune si possa dar corso quanto prima all’intesa». In proposito, il presidente di AssoLaghi richiama le riflessioni svolte nel corso della riunione di recente tenutasi in Comune alla presenza, tra gli altri, di amministratori e tecnici comunali e dei referenti della Lega Navale Italiana e dell’associazione “Velisti indignati”. «Considerata l’intangibilità della nostra disponibilità – sottolinea Guaragna – auspichiamo che l’amministrazione comunale consenta ad AssoLaghi di costituirsi come armatore della draga, ponendola così immediatamente in condizione sia di acquisire le maestranze occorrenti, sia di procedere all’attuazione degli interventi di manutenzione dell’area di foce, con impiego di pompa aspirante refluente montata su galleggiante o altro idoneo mezzo nautico, in modo da disperdere le sabbie in direzione nord». Una tecnica operativa che si traduce in stringente necessità, precisa Guaragna, «dal momento che operare diversamente significherebbe ricreare montagne di sabbia sul molo sud, col risultato di originare accumuli pronti a riversarsi nel canale al primo refolo di vento. Pure per questo è indispensabile circoscrivere al minimo qualsiasi tipo di intervento terrestre, specie se effettuato da soggetti privi della dovuta competenza professionale e con mezzi inadeguati». Ultima ma rilevante considerazione, quella sugli aspetti procedurali: «Nell’attesa di acquisire i pareri ambientali mancanti – aggiunge il presidente di AssoLaghi – se il Comune consegnasse formalmente la draga, ci permetterebbe di entrare in azione sulla base del decreto autorizzativo vigente, dato che gli interventi non comporterebbero un’alterazione dello stato dei luoghi, ma solo il loro ripristino e la garanzia della sicurezza idraulica, anche a tutela del centro nautico dagli allagamenti derivanti dall’ostruzione del canale che sin qui ha generato danni ingenti, che potrebbero anche aggravarsi in caso di protrarsi della situazione attuale. Alla luce della leale collaborazione con lla quale dal 2018 ad oggi si stanno affrontando le problematiche esistenti, confidiamo in un riscontro positivo».
Sibari, 14 Dicembre 2020
Associazione Laghi di Sibari
Ufficio di Presidenza