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Cassano. Chiesa e Comune contro il caporalato

PRProtocollo caporalato.jpgOTOCOLLO D’INTESA PER CONTROLLARE E PROGRAMMARE INTERVENTI CONTRO LO SFRUTTAMENTO DEI LAVORATORI E CONTRO IL CAPORALATO

E' stato sottoscritto ieri il Protocollo d’Intesa per la costituzione di un tavolo multi-agenzia sull’osservazione e la programmazione di interventi sul fenomeno dello sfruttamento lavorativo e del caporalato riguardanti il territorio di Cassano All’Ionio. (in coda comunicato del vescovo mons. Savino)

Ai lavori, presso il Palazzo di Città, di mercoledì 11 agosto, hanno partecipato, oltre al Comune (col Sindaco Gianni Papasso), la Diocesi di Cassano (con S.E. Mons. Francesco Savino), la CGIL (rappresentata da Giuseppe Guido referente della Camera del lavoro territoriale del Pollino, della Sibaritide e del Tirreno), le associazioni “Comunità Progetto Sud Onlus” (Ente attuatore nell’area della piana della Sibaritide del Progetto I.N.C.I.P.I.T. - Iniziativa Calabra per l’Identificazione, Protezione ed Inclusione sociale delle vittime di Tratta -rappresentata da don Giacomo Panizza) e “CIDIS Onlus” (rappresentata dalla Presidente, dott.ssa Maria Teresa Terreri), e la cooperativa “Strade di Casa” (che effettua per conto di “Progetto Sud” alcune attività anti-tratta e sfruttamento nell’area della piana della Sibaritide, rappresentata da Sandra Innocente).

donpanizza.jpeg«Nell’aprile del 2020 – ha raccontato il sindaco Gianni Papasso – circa quaranta lavoratori braccianti agricoli si sono ribellati alle condizioni di sfruttamento esercitate da alcuni cittadini pakistani della zona. Per far sì che il loro grido non rimanesse inascoltato, i soggetti che domani firmeranno questo protocollo, hanno deciso di avviare un lavoro di rete multi-agenzia capace di affrontare le gravi e complesse problematiche afferenti al fenomeno dello sfruttamento lavorativo e del caporalato di cui sono vittime i lavoratori migranti alloggiati e/o impiegati nel territorio comunale. Lo scopo è quello di prevenire e contrastare fenomeni di caporalato per permettere ai lavoratori di vivere e operare in condizioni di dignità e sicurezza».

La stipula del Protocollo d’intesa servirà proprio a mettere nero su bianco questa collaborazione per arrivare a mettere in campo azioni a sostegno dei migranti (le potenziali vittime) e vittime di sfruttamento lavorativo e caporalato abitanti e/o impiegate nel territorio di Cassano.

Il Sindaco Papasso, nello specifico, ha spiegato come «il Comune di Cassano, con la firma del documento, si impegna a: coordinare, promuovere, rafforzare le azioni contro lo sfruttamento dei lavoratori e contro il caporalato; convocare la cabina di regia del tavolo con cadenza almeno trimestrale; istituire una “via dell’accoglienza” volta all’iscrizione anagrafica delle persone senza fissa dimora al fine di garantirne i diritti sociali e sanitari, nonché il monitoraggio del territorio e l’attivazione di politiche abitative adeguate; promuovere la partecipazione dei propri dipendenti ai corsi di aggiornamento/formazione attuati dai partner in materia; sensibilizzare la comunità locale alla cultura dell’accoglienza e dei diritti dei migranti. Noi ci siamo e faremo fino in fondo la nostra parte».

Comunicazione istituzionale del Comune di Cassano Ionio

 COMUNICATO DELLA DIOCESI

ucs 2“La denuncia come annuncio di salvezza”. Lo ha affermato il Vescovo della Diocesi di Cassano All’Ionio, Mons. Francesco Savino, a margine della sottoscrizione del protocollo d’intessa contro il grave fenomeno del caporalato, condiviso con il Comune di Cassano, la CGIL, Progetto Sud e il CIDIS. Abbiamo scritto una bella pagina – ha evidenziato il presule -, nel solco della Dottrina Sociale della Chiesa e in linea con l’enciclica di Papa Francesco, “Fratelli tutti”. Con questa iniziativa,la Chiesa particolare che è in Cassano, vuole dare una risposta forte – ha rimarcato Mons. Savino -, al tristissimo fenomeno del caporalato e ad ogni forma di sfruttamento, per attivare sempre più processi di vigilanza, di accompagnamento, di formazione, integrazione e di denuncia. Come Diocesi siamo impegnati, su tutti i fronti: contro il dilagare della prostituzione, del gioco d’azzardo e, oggi, come chiesa locale, ci vede protagonisti per dare dignità a quanti vengono sfruttati e mal pagati in questo territorio.

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