INIZIO DEL NUOVO ANNO SCOLASTICO: PREOCCUPAZIONI E RIFLESSIONI SULLA SITUAZIONE DEL PLESSO DI VIA GIOVANNI AMENDOLA.
Con l’inizio del nuovo anno scolastico, si rinnovano i buoni propositi e l’entusiasmo di alunni e insegnanti.
Tuttavia, c’è una questione che merita attenzione che desta nuovamente una certa preoccupazione: la situazione attuale del plesso scolastico di via Giovanni Amendola.
Come è noto, sono in corso i lavori per la ricostruzione del nuovo teatrino e della scuola materna presso questa sede.
Non intendiamo, in questa circostanza, soffermarci sulle ragioni che hanno portato alla sospensione dei lavori diversi mesi fa. Vorremmo invece ora portare all'attenzione dell’Amministrazione una riflessione che riteniamo necessaria e costruttiva.
Anche se i lavori sono attualmente sospesi, è prevedibile – o almeno ce lo auguriamo – che riprendano presto, con tutte le implicazioni che ciò comporta: rumore, polvere e distrazioni causate dalle attività degli operai.
Inoltre, i detriti e i macigni derivanti dalla demolizione sono ancora presenti e dovranno essere frantumati e smaltiti.
Non bisogna poi dimenticare i mezzi di lavoro, come camion e betoniere, che dovranno accedere all'area, con tutte le difficoltà logistiche legate agli spazi ridotti davanti al plesso.
Questo rappresenta un ulteriore rischio, specialmente durante gli orari di ingresso e uscita degli alunni, quando si verrebbe a creare un inevitabile ingorgo di studenti, genitori, insegnanti e operai.
Vorremmo anche richiamare l’attenzione sull’impatto che il cantiere avrà sulla qualità della vita scolastica degli studenti.
La presenza delle strutture di lavoro, che occupano gran parte degli spazi esterni, limita fortemente le possibilità di svolgere attività all’aperto. Anche una semplice ricreazione, momento fondamentale di socializzazione, diventerebbe impossibile, privando i ragazzi di occasioni importanti per il loro benessere e il loro equilibrio psicofisico.
Senza voler essere polemici, riteniamo che sarebbe opportuno valutare lo spostamento temporaneo delle classi coinvolte in un'altra struttura, chiedendo alla provincia l’utilizzo di alcune classi del liceo o dell’istituto tecnico così da consentire ai bambini e docenti di poter usufruire anche della palestra al chiuso in entrambe le soluzioni, poiché attualmente alunni e insegnanti si troverebbero a svolgere le attività didattiche nel bel mezzo di un cantiere.
Per tutte queste ragioni, chiediamo all’Amministrazione di prendere in considerazione le nostre preoccupazioni e di valutare una soluzione provvisoria per questo anno scolastico. Crediamo che sia nell'interesse di tutti coloro che frequentano quel luogo – studenti, insegnanti e famiglie – garantire un ambiente scolastico sicuro e adatto allo svolgimento delle attività didattiche.
Associazione politico-culturale ArticoloVENTUNO.