(foto. Costello tra i suoi genitori) Qualche giorno fa sono stato raggiunto da una telefonata particolarmente gradita da parte del noto giornalista cosentino Gianfranco Bonofiglio. Mi comunicava di aver letto un mio articolo pubblicato su questo sito nel dicembre del 2022 e che lo aveva trovato particolarmente interessante, soprattutto perché vi era allegato l'intero libro sulla vita di Franck Costello scritto da Giuseppe Selvaggi nel 1957 e di cui si sono perse le tracce. Il dott. Bonofiglio si é detto molto interessato ad una eventuale ristampa, cosa che mi ha fatto molto piacere e che mi ha spronato ad occuparmi della possibile realizzazione di questa ottima iniziativa.
Ricordo che il libro di Selvaggi è stato elaborato in collaborazione stretta con un altro personaggio che aveva conosciuto personalmente Francesco Castiglia (alias Franck Costello) e ne era stato suo confidente e amico, parlo di Francesco Rizzo, "U prufissur" anch'egli nato a Lauropoli ed emigrato negli Stati Uniti dopo aver conseguito il diploma di Maestro Elementare, perciò non proprio un emigrante semi-analfabeta; forse proprio per questo motivo fu dichiarato "indesiderabile" e rispedito a casa, a Lauropoli, nel comune di Cassano Ionio. Mio padre, all'epoca ancora in servizio in qualità di sottufficiale dei carabinieri, lo frequentò parecchio non solo per motivi d'istituto, e ne raccolse qualche confidenza sulla vita trascorsa in America nella sfera dei più stretti e fidati collaboratori del grande boss.
A Cassano vi erano gli uffici amministrativi della società elettrica GARGA di proprietà della famiglia Toscano, allocati nei locali dove oggi vi è una piccola manifattura di prodotti tipici in via Francesco Bruno, dove "U prufissur" svolgeva una sua mansione in un piccolo ufficio. Ricordo che frequentavo la seconda media (1956) quando mio padre un giorno mi condusse da lui proprio in quella stanzetta dove un paio di volte a settimana avrei dovuto recarmi per prendere lezioni d'inglese.
Fu così che conobbi quel personaggio, per me mitico portatore di esperienze americane di cui noi ragazzi avevamo solo un vago sentore. Le lezioni mi permisero di imparare qualche frase in inglese, ma a me interessava ascoltare come si svolgeva la vita in quel paese di cui si favoleggiava fra noi giovincelli; solo attraverso il cinema ne avevamo una vaga idea e la televisione era ancora di la da venire dalle nostre parti, al professore piaceva raccontare dei suoi trascorsi e parlammo di foot ball americano, dei locali dove si esibivano i grandi artisti della musica jazz, li conosceva tutti ed io, che cominciavo a strimpellare qualche strumento, qualche anno dopo chiamai il mio primo gruppo musicale "Sperimental Jazz band" proprio sulla scorta dei suoi racconti.
Ma bando ai ricordi e torniamo all'argomento iniziale: Il libro su Franck Costello ha suscitato l'interesse del giornalista Gianfranco Bonofiglio tanto che ne ha ricavato un articolo pubblicato su uno dei suoi giornali online che potete trovare cliccando QUI'. Devo ammettere, con mio rammarico, che non conoscevo la notevole e importante attività giornalistica del dott. Bonofiglio e lo ringrazio per avermi suggerito la lettura di un altro suo interessante articolo su un altro personaggio calabrese tristemente noto in America per la sua attività "gangsteristica" e che non conoscevo: si tratta di Frankie Yale (alias Francesco Ioele) originario di Longobucco, la relativa nota sulla sua vita la trovate CLICCANDO QUI'. Per il momento ce n'é abbastanza per stuzzicare la vostra curiosità, vi consiglio di seguire i due giornali online che Gianfranco Bonofiglio cura con successo da anni, www.lavocecosentina.it e www.lavoceromana.it augurandovi come sempre una BUONA e PROFICUA lettura.
Tonino Cavallaro
Foto di Ioele da: https://omertamia.com/