Sul quotidiano nazionale "La Stampa" di Torino è apparso oggi un articolo a firma di Gaetano Mazzuca sullo scioglimento di ben 5 comuni calabresi, tra cui anche quello di Cassano Ionio. Nel testo viene citata anche l'esternazione del vescovo della diocesi Cassanese mons. Francesco Savino (nella foto) apparsa di recente sul "Quotidiano del Sud". Nel corpo dell'intervista il presule aveva dichiarato che "sciogliere non basta", dello stesso avviso anche diversi sindaci calabresi i quali preferirebbero "l'aiuto di un prefetto", così come avvenuto durante il caso "Mafia Capitale" con la scelta di nominare il prefetto Franco Gabrielli quale tutor della legalità, invece di optare per lo scioglimento. Anche sul nostro sito il gestore Antonio Michele Cavallaro, qualche giorno fa, ha esternato la sua opinione (cliccare qui per leggere) secondo la quale la delinquenza organizzata non la si può combattere sciogliendo i consigli comunali, ma andando alla radice del male e troncarlo definitivamente. Con ciò non si vuole dare condanne o assoluzioni, le infiltrazioni mafiose vanno scoraggiate e perseguite senza dubbio e chi si è lasciato invischiare nei lunghi tentacoli del malaffare va certamente punito, senza però fustigare interi consigli comunali, la maggior parte dei quali, composti da gente seria e per bene che ha scelto di far politica mettendoci la faccia per il bene comune.
Ripetiamo ancora una volta che è necessaria, da parte dello Stato, un'azione più decisa per dare sicurezza all'intera popolazione, affinché possa collaborare, senza timore, con le forze dell'ordine e con la magistratura, per un'azione non solo repressiva ma anche di prevenzione del crimine, si da scongiurare, quindi, le possibili “infiltrazioni”.
Michele Sanpietro
Negli allegati, l’articolo de “La Stampa” e l’intervista di mons.Savino al “Quotidiano de Sud”