Abbiamo appreso da un comunicato diffuso dal senatore Ernesto Rapani di FdI (pubblicato in coda a questa nota) che tramite una legge nuova di zecca arriveranno ulteriori fondi per bonificare i siti inquinati dalle ormai famose ferriti di zinco. Come al solito non ci fermiamo alla lettura superficiale della notizia e cercando di comprendere bene quel che accadrà mettiamo in risalto la parte centrale del comunicato col quale veniamo messi a conoscenza che sarà costituito all'uopo, non un "carrozzone", diciamo un "carrozzino", per condurre il quale saranno assunti 5 palafrenieri, un fiaccheraio e alla bisogna due esperti un po' azzeccagarbugli e un po' codeghi (reggimoccolo). Ovviamente, tutti ben remunerati e da cercare nelle file dei "fratellini". Dite che sono cattivo? Si é possibile, ma sono all'antica ed estimatore dei vecchi detti popolari, in questo caso il proverbio che mi è ballonzolato nel cervelletto è il seguente: "a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina". Spero di non essere, in questo caso, la solita Cassandra. (A.M.Cavallaro)
APPROVATA IN VIA DEFINITIVA LA LEGGE PER RAFFORZARE LE BONIFICHE AMBIENTALI NEI SITI INQUINATI DI CROTONE, SIBARI E CERCHIARA
Il Sen. Ernesto Rapani: «Un passo avanti per ridare dignità ai territori colpiti dall’inquinamento».
Ieri, in seconda lettura, è stato approvato definitivamente il provvedimento che rafforza il supporto al commissario straordinario per i siti di interesse nazionale di Crotone, Cassano e Cerchiara. Il testo è ora legge e rappresenta un importante passo avanti per accelerare le bonifiche ambientali in territori segnati da anni di inquinamento. «Questo provvedimento consentirà di affrontare con maggiore efficacia le problematiche ambientali che hanno colpito la Sibaritide e il Crotonese» ha dichiarato il senatore Ernesto Rapani (nella foto in alto) di Fratelli d’Italia, esprimendo soddisfazione per l’approvazione. Tra le principali novità introdotte dalla legge, vi è l'istituzione di una struttura di supporto al commissario straordinario. Sarà composta da un massimo di cinque unità di personale non dirigenziale e un’unità di livello dirigenziale. Inoltre, il commissario potrà nominare fino a due esperti esterni in materie tecniche e giuridiche, aumentando così le competenze disponibili per la gestione degli interventi.
Una terra ferita dall’inquinamento
La Sibaritide e il Crotonese convivono da decenni con le conseguenze di attività industriali dismesse, che hanno lasciato cicatrici profonde sul territorio. Questi siti richiedono interventi complessi per rimuovere sostanze tossiche dal suolo e dalle falde acquifere. «La bonifica di queste aree non è solo un dovere ambientale, ma anche un atto di giustizia verso le comunità locali» ha aggiunto Rapani. «Ridare salubrità e sicurezza a questi territori significa anche creare le condizioni per il loro rilancio economico e sociale».
Termini prolungati al 2029
Il provvedimento estende i termini per la realizzazione degli interventi al 31 dicembre 2029, permettendo una programmazione più accurata e senza le difficoltà legate a tempistiche ristrette. Tra le priorità rientrano la rimozione di rifiuti pericolosi, la bonifica delle acque sotterranee e la restituzione di aree sicure alla popolazione. La nuova struttura di supporto al commissario rappresenta un elemento essenziale per accelerare i lavori. Grazie a un approccio multidisciplinare e a personale specializzato, si punta a superare gli ostacoli amministrativi e tecnici che in passato hanno rallentato le bonifiche in Italia. I territori della Sibaritide e del Crotonese saranno oggetto di interventi strutturali, con l’obiettivo di risanare l’ambiente e migliorare la qualità della vita per le comunità locali.
Ufficio Stampa