Abbiamo appreso dal Web che alcuni consiglieri comunali di Cassano sono rimasti sorpresi dalla notizia che il campo base del terzo megalotto della SS106 non sarà approntato nel comune di Cassano bensì in quello di Trebisacce. Aggiungono letteralmente "non sfugge a nessuno che gli interventi di realizzazione della nuova infrastruttura, che tutti noi aspettavamo speranzosi, avrebbero dovuto garantire al nostro territorio sicurezza per la circolazione veicolare e benefici economici. Ma così Cassano rischia di avere solo una colata di cemento molto impattante che taglierà in due il territorio e isolerà Cassano".
Seguono altre dichiarazioni più o meno dello stesso tenore che ci sorprendono molto; é da circa 10 anni che circola il progetto di questa grande opera pubblica sul quale sono evidenziati, oltre al tracciato, tutti gli altri interventi sul territorio per iniziare i lavori, quindi anche la dislocazione del campo base. Viene invocata addirittura la mobilitazione popolare per contrastare la decisione di chi dovrà effettuare i lavori. Strano che la mobilitazione generale venga richiesta solo ora, quando ormai i giochi sono fatti.
Di articoli e note di protesta riguardanti l'impatto deturpante che avrebbe avuto la realizzazione del progetto sui territori dei comuni interessati, fra cui Cassano,ne sono stati pubblicati veramente tanti sia sulla stampa locale cartacea e online, sembra che solo ora il consiglio comunale, ma soprattutto il sindaco, si siano resi conto che il territorio sarebbe stato tagliato in due in modo irreversibile. Alcuni consiglieri comunali quando fu diffuso il primo progetto forse erano ancora molto giovani e non si occupavano ancora di politica, ma i vecchi "volponi", loro mentori, c'erano e come.
Vogliamo ricordare per l'ennesima volta che i primi cinque km del megalotto sono nel comune di Cassano e sarnno composti da un muraglione alto circa 7 m che dovrà restare per almeno cinque anni per poter consolidare il terreno sottostante per problemi di subsidenza, solo dopo questo periodo sarà possibile completare l'opera con la massicciata stradale e tutto il resto; questo è uno dei motivi per cui il campo base non può essere sul Comune di Cassano; oltre a ciò, chi abbia solo un minimo di competenza di costruzioni stradali, sa che il campo base di solito viene posto in una zona centrale riguardo alla lunghezza del tratto da costruire, si tratta di motivi logistici che non hanno niente a che vedere con la politica o altro. A prescindere da ciò questo progetto rimane comunque un'opera che non porterà alla sibaritide tutti quei vantaggi di cui da anni si va blaterando.
Intanto questi 38 km non serviranno ad evitare la strozzatura di roseto Capo Spulico, infatti la tratta di pochi kilometri che attualmente passa attraverso il centro abitato di quella località, resterà ancora da percorrere esattamente come ora, in quanto la parte della costruenda strada che dovrebbe bypassare il centro urbano non rientra nel progetto.
Di questo particolare nessuno parla, quindi oltre a creare questo enorme "Vallo di Adriano" nel territorio di Cassano, la realizzazione della struttura porterà ulteriori disagi.
(Il fotomontaggio realizzato dal compianto arch. Maurizio Viselli a corredo del suo articolo del 13 agosto del 2016 che vi invito caldamente a leggere CLICCANDO QUI')
Da anni cerchiamo di far capire che la tratta più pericolosa della SS106 è quella che va da Sibari verso Crotone, dove avvengono la maggior parte degli incidenti mortali, ma di quella tratta si parla poco. In effetti questo terzo megalotto dovrà servire a collegare l'autostrada Bari-Taranto con la Salerno-Reggio Calabria, per velocizzare e rendere più facile l'attraversamento della costiera ionica e non al servizio di quest'ultima.
Si prevedono sette anni per il completamento di questi 38 km, ma quanti altri anni si dovranno aspettare per eliminare la strozzatura di roseto Capo Spulico?
Per quanto riguarda il lavoro che porterà il cantiere c'é chi parla di 1500 operai, chi addirittura di 3000, sono cifre assurde. Sicuramente ci sarà bisogno di manodopera, ma di quella specializzata che sicuramente l'azienda appaltatrice porterà con se, per i locali resteranno i posti di manovalanza per accontentare per lo più qualche "cliente" dei vari sindaci.
Bisognava scendere in piazza molto prima, ma quando abbiamo gettato l'allarme insieme a pochi altri volenterosi, la politica locale, sia la bassa che quella più alta, si è guardata bene da sollevare qualche dubbio, nella speranza di beccare qualche briciola.
E' inutile piagnucolare ora, il latte è già versato.
Per chi volesse leggere tutto quello che è stato da noi pubblicato sull'argomento negli ultimi anni diamo di seguito i link degli articoli apparsi su questo sito, in coda i link degli articolo apparsi sul vecchio sito www.sibari.info ancora consultabile anche se non più aggiornato.
Articoli dal 2017 a tutt'oggi
https://www.infosibari.it/index.php/24-sibari/newsflash/162-ss-106-il-terzo-megalotto-si-fara
https://www.infosibari.it/index.php/15-sibari/opinione/2070-3-megalotto-106-ignoranti-e-in-malafede
Links di sibari.info
articoli dal 2008 al 2017
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A.M.Cavallaro
(foto: la parte del progetto che interessa il comune di Cassano Ionio)